La Cura della Pelle a Seconda dell’Età


La maggior parte delle donne di oggi sono fanatiche circa la cura delle loro pelle e questa ossessione raggiunge il suo massimo al sorgere dell’adolescenza per poi continuare anche per alcuni decenni dopo, riducendosi infine intorno ai cinquant’anni e successivi di età.
La televisione commerciale insieme alla pubblicità delle riviste cercano di rimarcare questo problema accentuando così questa mania per la cura della pelle nelle donne, e poter così incrementare maggiormente la vendita dei loro prodotti cosmetici.

Come sicuramente saprete, il punto debole delle donne infatti sono le rughe facciali e molte di esse sono disposte a far uso di ogni prodotto a disposizione per combatterle, ma non sempre si rivela un scelta saggia.

Il procedimento utilizzato per la cura della propria pelle è praticamente quasi identico a tutte le età, ma i bisogni della propria pelle differiscono a seconda dell’età, per cui la pelle di una ragazza ha bisogno di trattamenti diversi  rispetto ad una donna di quarant’anni. All’inizio dell’adolescenza i cambiamenti ormonali sono tra le cause più comuni di inestetismi, specialmente acne, brufoli, punti neri, ed eruzioni cutanee. Inoltre, anche la frequenza delle attività all’aperto è maggiore e questo talvolta può provocare spaccature nella pelle. Per cui a quell’età per la cura della nostra pelle è vitale far uso di prodotti che aiutino a pulire bene l’epidermide, e in profondità,  ma allo stesso tempo siano delicati sulla pelle, e che aiutino nella pulizia della pelle dal grasso sebaceo, purificandola, e idratandola correttamente, utilizzando anche in qualche occasione delle adeguate maschere di bellezza, che la rigenerino dai danni provocati da questi disturbi. E’ inoltre importante ricordare di non prendere troppo sole senza proteggersi con delle creme solari adatte, in tutte le parti esposte.

Intorno ai trent’anni la pelle inizia a mostrare i primi segni dell’età, perdendo brillantezza ed elasticità, allentandosi il collagene ed elastina in essa contenuti. I prodotti che contengano caffeina e vitamine sono utili a combattere questo problema dell’età.  Quindi una crema da notte idratante è praticamente è quasi una necessità per ogni donna insieme a un prodotto detergente per il giorno dopo che contenga gli alfa idrossidi acidi.  Anche un crema giornaliera per gli occhi risulta essenziale, idealmente con protezione solare di 15-20.

A quarant’anni  la riduzione acuta di collagene ed elastina nella pelle tende a crescere ulteriormente provocando talvolta la comparsa di rughe attorno agli occhi e nella zona della bocca. Perciò utilizzare prodotti idratanti e creme per la notte si rende necessario adesso, ed è raccomandabile anche l’uso di prodotti detergenti per la mattina e la notte. Inoltre è consigliabile l’uso di un esfoliante quotidianamente dato che a quest’età la produzione di cellule morte nella nostra pelle è ogni giorno maggiore. Usate una crema per la protezione solare di grande efficacia.

A cinquant’anni e oltre, la pelle inizia ad assottigliarsi e le rughe aumentano e divengono più visibili per cui è importante tenere la nostra pelle sempre umida e ben idratata utilizzando i prodotti più idratanti e contenenti antiossidanti e calcio, i quali prevengono i cedimenti della pelle. Una protezione solare a largo spettro è inoltre la migliore soluzione per voi.

Colite nei Cani: Sintomi e Terapia

Uno dei problemi di salute più comuni che affligge i nostri amici cani è la colite, ovvero l'infiammazione del colon, una parte dell'apparato digerente situato sopra il tratto intestinale che assorbe l'acqua, immagazzina le sostanze nutrienti inutilizzate, ed elabora quelle indesiderate.


Alcuni parassiti intestinali come i vermi tondi, o gli anchilostomi, l'infiammazione dell'intestino, e l'ingestione di sostanze dannose porta al malassorbimento, alle infezioni batteriche, e a problemi di salute come la pancreatite e il cancro al colon le quali portano ad un malfunzionamento di quest'organo e ad anomali movimenti intestinali.


Altre possibili cause della colite canina sono: cambiamenti improvvisi nella dieta, alimentazione eccessiva, e allergie alimentari. Anche certi antibiotici possono provcare coliti. Le coliti nei cani possono essere classificate in colite acuta, durare per pochi giorni, o colite cronica che può durare diversi giorni, o addirittura anche settimane o mesi. Oltre a queste ci sono le coliti ulcerose che sono causate dall'apparizione di piccole ulcere lungo la rigatura interna del colon.

Altri sintomi molto comuni della colite canica sono la diarrea, la presenza di feci acquose, e la
costipazione e stitichezza. Qualche volta si presentano nelle fecci tracce di muco e di sangue. Altri sintomi della colite includono vomito, dolori addominali, pelo lucido, depressione, letargia, flatulenza, e perdita di peso.

Basandosi sulla causa della malattia, un veterinario può prescrivere la cura più appropriata per il cane, anche se a volte per diagnosticare il problema sono necessari alcuni esami come la colonscopia, la palpazione addominale e la biopsia al colon insieme alle analisi su un campione di feci. Se la colite è provocata da dei parassiti allora questa viene trattata mediante la somministrazione di farmaci antiparassitari, mentre se è di tipo batterica potrebbero venire somministrati antibiotici e supplementi probiotici che serviranno a curare l'infezione che è causa diretta della colite canina.

Quando invece la colite è provocata dalla sindrome da intestino irritato allora si rendono necessari cambiamenti nella dieta del cane fornendola di cibi facilmente digeribili come formaggio, uova, riso, e pollo, che sono tra quelli più raccomandabili. Una dieta ipoallergenica e ricca di fibbre viene solitamente prescritta per la diarrea o le feci acquose e i cibi contenenti additivi artificiali e coloranti devono essere evitati a tutti i costi.

Sebbene questa malattia non sia in genere ne letale ne contagiosa, essa causa diarrea la quale potrebbe provocare problemi nei giovani cani e in quelli che già hanno problemi di salute. E' quindi raccomandabile cercare per un aiuto medico quanto prima.

Diminuzione della Libido e del Desiderio Sessuale


Specie oggigiorno quello che ci si aspetta da una donna è che sia sempre sexy e focosa a ogni ora del giorno o della notte.  Quando non è così, ovviamente,  è perché soffre di Disfunzione Sessuale Femminile e per risollevare la voglia ha bisogno di alcune pillole. Tuttavia questa convinzione è stata demolita nel suo ultimo libro di Ray Moyniahan , uno scrittore Australiano.  Egli scrive, "non esiste una Disfunzione Sessuale Femminile, questa non è nient’alto che un disturbo pseudo-medico promosso dalle industrie di farmaci per immettere nel mercato nuovi farmaci che presumibilmente la guariscono, anche se non è così dal momento che una tale patologia non esiste".

E’ vero alcune donne non sono interessate al sesso o comunque il dolore desiderio è diminuito. Ma questo è del tutto naturale ed è la conseguenza di svariati fattori, come un occupazione eccessiva, o perchè altre cose potrebbero essere ritenuti più piacevoli, il comportamento degli uomini potrebbe per alcune risultare smontante.  Ma questo non è necessariamente un problema , anche se si pensa sia veramente un problema del relazionarsi o di tipo psicologico, ma un consulente in questo caso è più opportuno di un mucchio di sostanze chimiche da assumere.

La diminuzione della libido può essere conseguenza anche di patologie fisiche, molto spesso dopo i 50, questa è dovuta al manifestarsi della menopausa, o in generale, anche a causa della diminuzione degli ormoni estrogeni, per questo è sempre meglio consultare il proprio medico, e ginecologo quando si presenta. Questa condizione può presentarsi anche a causa di una gravidanza, o di una ecessiva stanchezza, l' esaurimento nervoso, nel periodo dopo una gravidanza, a causa dell’età, o di una dieta non corretta.  Le donne inoltre sono più vulnerabili alla depressione che a sua volta è spesso causa del calo del desiderio sessuale. Inoltre nella donna  e in tutto il corso della sua vita avvengono numerosi mutamenti ormonali e psicologici (Pubertà, PMS, gravidanza, menopausa ecc..).

Lo yoga tantrico è una disciplina che permette di trattare questo problema. Si tratta di una forma di Yoga che unisce sesso e spiritualità.
Con questa pratica il sesso diventa il sentiero con il quale soddisfare le nostre necessità spirituali e alla persona viene insegnato a ricercare una causa più alta e a vivere la propria vita in questo modo, e apportare così benefici alla propria personalità e al proprio ambiente.  Lo scopo finale è quello di condurre alla calma la nostra personalità e in serenità con l’ambiente che ci circonda.

Volete Proteggervi dalle Radiazioni? Bevete Vino Rosso.

Volete proteggervi dalle radiazioni? Allora potete provare a bere del vino rosso, uno delle ultime ricerche ha rivelato infatti, che è d’aiuto nei casi di esposizioni alle radiazioni.
Un Team dell’Università di Pittsburgh, della Scuola di Medicina, hanno scoperto che il resveratrolo contenuto nel vino, con le sue proprietà anti-ossidanti è capace di proteggere le cellule dai danni causati dalle radiazioni.
Negli esperimenti condotti sui topi, inoltre, gli scienziati hanno appurato che quando questo alimento viene preso in combinazione con l’acetile, un composto chimico, e somministrato prima della esposizione alle radiazioni protegge le cellule e può anche prevenire la morte.
I risultati di questa ricerca, che sono stati esposti e presentati alla Società Americana di Radiologia e Oncologia Terapeutica, potrebbero portare alla creazione di farmaci in grado di neutralizzare l’avvelenamento in caso di un attacco o un emergenza nucleare.
“Nuove, piccole molecole con capacità radioprotettive saranno richieste in caso di trattamento per le cadute radioattive o anche come contromisura contro il terrorismo radiologico”, ha dichiarato il Dottor Dr Joel Greenberger del Dipartimento di Radiazione Oncologica di questa università.

Aromaterapia. Alleviare i disturbi gastriaci con l'Olio alla Menta Peperita

L'aromaterapia è un tipo di trattamento sicuro ed efficace quando si tratta di curare i disturbi gastro-intestinali e i mal di testa. L'olio di menta peperita è stato usato per centinaia d'anni nella medicina Greca come aiuto per le funzioni digestive e per la gestioni dei disturbi alla cistifellea.
La medicina tradizionale raccomanda alle persone di bere tè alla menta o di masticare le sue foglie per curare i disturbi intestinali. L’olio di menta viene estratto dal gambo, dai fiori, e dalle foglie della pianta e oltre che curare i disturbi digestivi è utile per trattare anche altri disturbi, emicranie, dolori muscolari, nausea, sindrome premestruale, e le vampate di calore dovute alla menopausa.
L’olio essenziale di menta piperita contiene un alta concentrazione di mentolo che ha proprietà antisettiche e anestetiche che perciò risulta efficace nel trattare infezioni respiratorie come tosse e raffreddore quando inalato. Quando applicato in modo topico invece, quest’olio risulta efficace nel trattare dolori muscolari e mal di testa.
Dato  che l’olio di menta combatte le infezioni batteriche è utile anche nel trattamento dell’acne e degli inestetismi ed è anche risaputo che esso stimola la circolazione e aiuta a trattare la pelle secca. Quando si aggiungono alcune gocce di quest’olio ad una tinozza di acqua calda, e vi si immergono i piedi questa aiuta ad alleviare la stanchezza in quest’ultimi.
La fragranza di menta è anche conosciuta per le sue proprietà stimolanti per il cervello, aumentandone i riflessi e la concentrazione e a volte riesce a trattare efficacemente anche la depressione, l’isteria, e la rabbia.
In generale gli utilizzi della menta sono innumerevoli e se usata in modo appropriato può alleviare molti dolori e disturbi. Tuttavia va ricordato, che un uso eccessivo può causare effetti collaterali incluse reazioni allergiche, bruciore di stomaco, problemi di emorroidi, offuscamento della vita, nausea, e vomito, e potrebbe anche dimostrarsi fatale nei neonati. Consultate un medico o un terapista professionista  prima di provare qualsiasi terapia alternativa per un utilizzo di questo trattamento più sicuro. 

Alleviare il Dolore con Trattamenti Naturali dei Nativi Americani

Il dolore è l'esperienza fisica più significativa nelle problematiche della salute, che rappresenta oltre che un grande ostacolo per le funzionalità del nostro organismo, è anche una situazione molto demoralizzante persino per le persone mentalmente più forti, finché si presenta. La prima cosa che normalmente si fa in questa situazione è assumere un qualche farmaco antinfiammatorio o analgesico in grado di alleviarlo. Però non sempre funziona. E capita di frequente che disperati per il dolore continuiamo ad assumere pillole e ancora pillole per farlo cessare.

Ma quante volte ci imbattiamo nelle notizie dei media circa la pericolosità di questi farmaci?
L'infiammazione e le conseguenze psicologiche del dolore giocano un ruolo fondamentale per la nostra salute e le medicine che noi tanto spesso assumiamo generalmente per combattere il dolore come l'Aspirina, l'Ibuprofene, il Celebrex, il Vioxx e così via spesso causano più danni che non l'infiammazione in se. Questa categoria di farmaci detti FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) possono infliggere sul nostro corpo effetti collaterali anche di una certa gravità. Essi inoltre inibiscono la produzione di CIC (Immunocomplessi Circolanti) e l'attività della prostaglandina, effetto che può facilmente alleviare il dolore ma anche ostacolare altre funzionalità del nostro corpo come ad esempio un sanguinamento eccessivo (prostagladina) causato da una mancata coagulazione del sangue. Effetto che in certe situazioni potrebbe avere anche esiti letali.

A dire il vero, i FANS in associazione con il Paracetamolo (Tachipirina) può essere causa di tossicità al fegato, ai reni, e di danni all'intestino, oltre a crampi, emicranie, emorragie interne, e anche morte. Ad esempio per quanto concerne il Celebrex, le statistiche del National Cancer Institute mostrano che più alta è l'assunzione di questo farmaco e più alto è il rischio di attacchi cardiaci più o meno fatali.

Diventando consapevoli dei rischi sarebbe idealmente preferibile evitarne l'uso e sopportare il dolore piuttosto, ma a volte le condizioni mediche e il dolore ci sopraffanno e la nostra determinazione viene meno costringendoci così a far uso ugualmente di questi farmaci. Così infine viene da chiedersi, ma esistono delle alternative per sconfiggere il dolore senza mettere in pericolo la nostra salute?

Certamente esistono delle soluzioni alternative, e antiche ricette erboristiche che ci sono state tramandate, come ad esempio quelle dei nativi americani. Come sappiamo il dolore e l'infiammazione sono un modo per il nostro corpo di segnalare delle anomalie e dei malfunzionamenti nella parte in cui sentiamo dolore (solitamente), segnali che non vanno confuse con le cause prime del problema medico. I farmaci non fanno altro che bloccare l'esperienza per noi di questo dolore, ma non le cause, che potrebbero essere anche gravi che lo provocano. Il corpo umano, quando ciò succede, inizia a secernere dei particolari tipi di enzimi chiamati proteolitici che in modo naturali combattono il dolore e l'infiammazione. Ora, questi enzimi mentre vengono secreti in abbondanza nei bambini con il progredire dell'età la loro produzione diminuisce se non addirittura termina completamente e a 25 anni di età risulta praticamente inesistente. Infatti questa è l'età in cui i problemi relativi a dolori e infiammazioni iniziano ad emergere e a mostrarsi per come sono veramente.

I metodi dei Nativi Americani sono emersi avere una strategia sbalorditiva nel trattare il dolore. Grazie alle loro preparazioni erboristiche essi mirano a rimpiazzare l'azione di questi enzimi proteolitici che risultano mancanti negli adulti e poi lasciano che sia lo stesso corpo così a curare il dolore. E sembrano essere rimedi facili e sicuri.

Come Curare l'Acne nel Cuoio Capelluto


L'acne interessa molte persone in tutto il mondo ma quando si pensa a questo, la maggior parte di queste immagina dei brufoli rossi nel volto di qualcuno. Quello che molte persone non comprende è che l’acne può colpire anche in molte altre zone del corpo, come ad esempio il cuoio capelluto,  e talvolta questa forma di acne appare solo in questa zona, e sebbene le cause che lo provocano siano le medesime di tutte le altre forme di acne.
Il termine dermatologico più comune per indicare questo tipo di acne è follicolite del cuoio capelluto, ovvero un’infiammazione dei follicoli dai quali crescono i capelli.
I sintomi dell’acne al cuoio capelluto sono gli stessi di tutti gli altri, la manifestazione di brufoli rossi o pustole, che oltre all’ovvia localizzazione della eruzione è più fastidioso e provoca prurito, specialmente se si presenta nella zona della fronte o nell’attaccatura dei capelli. Il fastidio provocato da queste eruzioni rende difficile il non schiacciarli, ma questo peggiora solo le cose. In aggiunta come conseguenza oltre al pericolo di diffusione c’è anche il rischio di provocare cicatrici permanenti. Un altro aspetto negativo di questa tipologia di acne è la durata dell’eruzione, più lunga rispetto alle altre forme di acne, la durata tipica è infatti da un mese in su.
Proprio come le altre forme di acne l’aumento dello stress incrementa la gravità dello sfogo. Inoltre anche una lavatura dei capelli troppo frequente o l’utilizzo di prodotti estetici per capelli a base di oli possono aggravare la situazione e la durata dell’acne. Il toccarsi troppo i capelli con le mani inoltre, potrebbe irritare e peggiorare l’infezione. Uno dei rimedi più semplici per l’acne del cuoio capelluto è l’utilizzo di uno shampoo molto leggero evitando di usare quelli antiforfora, dato che gli ingredienti chimici presenti in essi risultano troppo aggressivi per i capelli. L’utilizzo di un buon balsamo invece va bene, basta che non contenga troppi oli e distrugga l’acne facendo si che i batteri presenti nel cuoio capelluto vengano rimossi.
Se soffrite di acne al cuoio capelluto non lasciatelo trascurare. Senza un trattamento adeguato infatti potrebbe peggiorare e provocare sgradevoli cicatrice e danni ai follicoli. Se siete insicuri nel modo di procedere, cercate l’aiuto di un buon dermatologo, che potrà così fare una accurata diagnosi e trovare la soluzione migliore al vostro problema.