Alleviare il Dolore con Trattamenti Naturali dei Nativi Americani

Il dolore è l'esperienza fisica più significativa nelle problematiche della salute, che rappresenta oltre che un grande ostacolo per le funzionalità del nostro organismo, è anche una situazione molto demoralizzante persino per le persone mentalmente più forti, finché si presenta. La prima cosa che normalmente si fa in questa situazione è assumere un qualche farmaco antinfiammatorio o analgesico in grado di alleviarlo. Però non sempre funziona. E capita di frequente che disperati per il dolore continuiamo ad assumere pillole e ancora pillole per farlo cessare.

Ma quante volte ci imbattiamo nelle notizie dei media circa la pericolosità di questi farmaci?
L'infiammazione e le conseguenze psicologiche del dolore giocano un ruolo fondamentale per la nostra salute e le medicine che noi tanto spesso assumiamo generalmente per combattere il dolore come l'Aspirina, l'Ibuprofene, il Celebrex, il Vioxx e così via spesso causano più danni che non l'infiammazione in se. Questa categoria di farmaci detti FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) possono infliggere sul nostro corpo effetti collaterali anche di una certa gravità. Essi inoltre inibiscono la produzione di CIC (Immunocomplessi Circolanti) e l'attività della prostaglandina, effetto che può facilmente alleviare il dolore ma anche ostacolare altre funzionalità del nostro corpo come ad esempio un sanguinamento eccessivo (prostagladina) causato da una mancata coagulazione del sangue. Effetto che in certe situazioni potrebbe avere anche esiti letali.

A dire il vero, i FANS in associazione con il Paracetamolo (Tachipirina) può essere causa di tossicità al fegato, ai reni, e di danni all'intestino, oltre a crampi, emicranie, emorragie interne, e anche morte. Ad esempio per quanto concerne il Celebrex, le statistiche del National Cancer Institute mostrano che più alta è l'assunzione di questo farmaco e più alto è il rischio di attacchi cardiaci più o meno fatali.

Diventando consapevoli dei rischi sarebbe idealmente preferibile evitarne l'uso e sopportare il dolore piuttosto, ma a volte le condizioni mediche e il dolore ci sopraffanno e la nostra determinazione viene meno costringendoci così a far uso ugualmente di questi farmaci. Così infine viene da chiedersi, ma esistono delle alternative per sconfiggere il dolore senza mettere in pericolo la nostra salute?

Certamente esistono delle soluzioni alternative, e antiche ricette erboristiche che ci sono state tramandate, come ad esempio quelle dei nativi americani. Come sappiamo il dolore e l'infiammazione sono un modo per il nostro corpo di segnalare delle anomalie e dei malfunzionamenti nella parte in cui sentiamo dolore (solitamente), segnali che non vanno confuse con le cause prime del problema medico. I farmaci non fanno altro che bloccare l'esperienza per noi di questo dolore, ma non le cause, che potrebbero essere anche gravi che lo provocano. Il corpo umano, quando ciò succede, inizia a secernere dei particolari tipi di enzimi chiamati proteolitici che in modo naturali combattono il dolore e l'infiammazione. Ora, questi enzimi mentre vengono secreti in abbondanza nei bambini con il progredire dell'età la loro produzione diminuisce se non addirittura termina completamente e a 25 anni di età risulta praticamente inesistente. Infatti questa è l'età in cui i problemi relativi a dolori e infiammazioni iniziano ad emergere e a mostrarsi per come sono veramente.

I metodi dei Nativi Americani sono emersi avere una strategia sbalorditiva nel trattare il dolore. Grazie alle loro preparazioni erboristiche essi mirano a rimpiazzare l'azione di questi enzimi proteolitici che risultano mancanti negli adulti e poi lasciano che sia lo stesso corpo così a curare il dolore. E sembrano essere rimedi facili e sicuri.